Quando la tradizione incontra l’innovazione nasce un percorso intenso alla scoperta di nuovi sapori. In questo caso parliamo della burrata al pistacchio: un prodotto tipico, da origini recenti, arricchito dal sapore delle granelle di pistacchio.

Quali ingredienti creano il gusto piacevole della burrata? Come si ottiene?

La burrata è una sfoglia di mozzarella di latte di bufala a pasta filata, da un ripieno morbido e cremoso di straccetti di mozzarella uniti alla panna, che prende il nome di stracciatella. La specialità della burrata è proprio il sapore della stracciatella, decisamente dolce, con retrogusto salato.

La forma del sacchetto, che contraddistingue la burrata, viene creata dopo un lungo processo, che comprende anche la pastorizzazione del latte.

Quando nasce la burrata?

La storia della burrata ha origini piuttosto recenti, nasce nel 1956 con una finalità ben specifica: riporre la panna all’interno di involucri di mozzarella per poterla conservare e trasportare senza intaccare il sapore e la densità. Da quest’ultimo semplice gesto venne creata la burrata, che viene denominata tale dalla sua particolare consistenza, difatti all’esterno si presenta delicata e senza croste per poi racchiudere in sé un impasto compatto e sempre più burroso man mano che ci si avvicina al cuore del latticino.

Aggiungiamo alla bontà della burrata un tocco di freschezza: il pistacchio.

Notoriamente alla burrata si accoppiano prodotti che creano un sapore finale di contrasto (dolce-salato), negli anni è stata arricchita da molteplici ingredienti, per creare sapori sempre più decisi in questo caso viene utilizzato un prodotto fresco: il pistacchio. Le granelle di pistacchio vengono inserite all’interno della burrata, per arricchire l’involucro e definire un sapore più deciso.

Il pistacchio possiede un sapore di base salato, con un retrogusto dolce; dunque, sposa bene ed accentua in modo particolare la stracciatella, nota e amata per il contrasto delicato.